Innanzitutto, per controllare un computer a distanza (remoto), serve un software chiamato "TeamViewer ", cliccando sul nome del programma si aprirà la pagina per l'installazione che, deve essere effettuata in entrambe i PC (il vostro e il mio) per poter lavorare senza problemi.  Iniziate con l'installazione e seguite i semplici passi "clicca qui". Aprendo il programma vedrete leggermente a sinistra, ID con codice a 9 numeri e password 8 numeri e caratteri che, cambieranno ad ogni nuovo accesso e dovrete comunicarli all'assistenza (a me personalmente) tramite telefono oppure direttamente in videochiamata, per poter effettuare la connessione remota e a sua volta iniziare la procedura di manutenzione. Con la legge sulla "Privacy"  i vostri dati sensibili sono al sicuro e potrete controllare in tempo reale i miei movimenti stando davanti al vostro PC. Per richiedere informazioni più dettagliate, andate nella pagina "Contatti" e/o all'indirizzo email assistenzaadistanza@libero.it , descrivete le vostre problematiche,  sarete contattati quanto prima e oltre che nei "Contatti"  lasciate un commento, lasciate il vostro numero telefonico e verrete richiamati senza impegno. I pagamenti dovranno essere effettuati con  bonifico bancario.  Il pagamento dovrà essere anticipato  inviando ricevuta tramite allegato, chiaramente concordando la cifra per le migliorie di pulizia, alla email assistenzaadistanza@libero.it oppure  WhatsApp, troverete il numero sopra. Grazie.  

Microsoft Defender fa ancora cilecca, stavolta a danno di Chrome

Microsoft Defender for Endpoint ha contrassegnato alcuni aggiornamenti di Google Chrome come sospetti. Il problema è che tali aggiornamenti arrivavano tramite Google Update, dunque una fonte attendibile. Dopo diverse segnalazioni da parte di vari admin, Microsoft ha chiarito che si trattava solo di falsi positivi. Dunque, gli utenti di Chrome possono tirare un sospiro di sollievo: nessun codice dannoso è presente negli update del noto browser web.

Resta il fatto che diversi amministratori di endpoint Windows si sono ritrovati davanti a un’allarmante segnalazione che ha comunque provocato dei disagi, come il tempo destinato a verificare e monitorare la situazione. In ogni caso, il problema è stato prontamente risolto da Microsoft. Tuttavia, non è la prima volta che Microsoft Defender for Endpoint (precedentemente noto come Microsoft Defender ATP) segnala dei falsi positivi: in un caso, addirittura, lo strumento di sicurezza ha contrassegnato alcuni aggiornamenti di Office come pericolosi, avvisando gli amministratori del rilevamento di ransomware sugli endpoint Windows interessati. In altri casi, Microsoft Defender for Endpoint ha interferito con il normale funzionamento di Office e Microsoft 365, rilevando erroneamente la presenza di malware.

Considerati i recenti risultati di AV-Comparatives, sembra non ci sia pace per la suite di sicurezza Microsoft, che oltre a risultare poco efficace in ambienti di lavoro offline, adesso è suo malgrado protagonista di alcune problematiche imbarazzanti. Se da un lato, i falsi positivi sono un aspetto con cui qualsiasi utente di antivirus gratuiti e a pagamento deve fare i conti, in ambito aziendale, quando si lavora con endpoint possibilmente vitali per le operazioni di business, un falso positivo può determinare vari contrattempi che possono avere un impatto negativo sulla produttività e sul rispetto delle scadenze. In casi come questi, forse, è opportuno valutare le soluzioni business di alcuni dei migliori marchi di antivirus.

Fate attenzione...!!!

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