Perché dovresti cambiare il nome e la password della tua rete wifi

Non è obbligatorio. Ma cambiare l'SSID e la password della nostra connessione wireless è un passo in più in fatto di sicurezza. E non solo.

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Se ti chiedessero, a bruciapelo, il nome della tua rete wireless, sapresti rispondere? Molto probabilmente no. Spesso, infatti, il nome (Ssid) non siamo noi a deciderlo, ma optiamo per mantenere quello predefinito dal produttore del router o dall’operatore che ci fornisce la connessione. Verificarlo è un attimo: basta aprire la scheda delle connessioni wireless del tuo smartphone e vedrai tutto un pullulare di Fastweb, Infostrada, Vodafone, Telecom, ecc seguiti da alcune cifre o lettere che servono a distinguere i diversi utenti.

La domanda a questo punto é: possiamo lasciare quello predefinito o è meglio cambiare il nome della connessione? Risposta: meglio cambiarlo.

Come trovare il Ssid di un router wireless

Per trovare l’Ssid corrente del router, basta immettere l’indirizzo IP che ci permette di accedere alla pagina di configurazione. La maggior parte dei produttori di router usa l’indirizzo predefinito 192.168.0.1 (ma alcuni operatori, come Fastweb ne utilizzano un altro simile). Una volta trovato, basta andare sulla scheda wireless o wi-fi, per cambiare Ssid ed eventualmente anche la password. Attenzione: la modifica del nome provoca la disconnessione di tutti i dispositivi già collegati alla rete.

Perché cambiare nome della propria connessione wireless?

I motivi sono diversi. Il nome della nostra rete wifi, o Ssid, può rivelare molto sul router, compreso il nome del produttore del router, rendendo più semplice il recupero dell’accesso predefinito o la ricerca di vulnerabilità su tale modello. Poi, se due reti con nome simile, per esempio quello dell’operatore che fornisce il servizio, si trovano l’una vicino all’altra, gli utenti e i dispositivi potrebbero confondersi e provare a unirsi a quella sbagliata. Senza contare che se entrambe le reti sono aperte (cioè non utilizzano la password), i client potrebbero silenziosamente lasciare la rete corretta e unirsi all’altra. Ma gli esperti di sicurezza consigliano di cambiare nome e password anche per un’altra ragione: avendo più reti tra cui scegliere, un malintenzionato potrebbe essere portato a scegliere quella con nome predefinito contando sulla probabilità che il possessore abbia avuto meno cura nel proteggere la sua rete domestica.

Perché cambiare la password?

La maggior parte dei router wifi ha un nome di rete (SSID) e una password preimpostati. Anche quando non è così, una password generata da un provider è comunque meno sicura di una “personalizzata”. A patto però che la nuova sia una password, alfanumerica, difficile da indovinare per un estraneo, e facile da ricordare per noi.

Scegliere un nome per la propria rete wireless

Un Ssid è case sensitive e può contenere fino a 32 caratteri alfanumerici. Gli esperti di sicurezza delle reti suggeriscono di tenere conto di queste variabili, quando decidiamo di cambiare il nome della nostra rete wireless:

-Mai usare come Ssid il proprio nome, indirizzo o informazioni personali.

– Mai usare la stessa password che utilizziamo per altri servizi come l’email o l’accesso al computer.

– Non tentare gli aspiranti intrusi con nome “rete inviolabile”.

– Meglio scegliere un SSID che contenga numeri e lettere, meglio ancora se lungo (con 32 caratteri c’è da sbizzarrirsi).

– Appuntare il nome da qualche parte, per non dimenticarsene, e cercare di cambiarlo ogni tot di mesi.

Whatsapp: gli utenti cancellano i propri account, sta per arrivare una pessima novità

Whatsapp sta per aggiornarsi ad una nuova versione dell'app che introduce una novità inattesa. Non sono buona notizie, molti sceglieranno Telegram.

Whatsapp: novità del prossimo aggiornamento

Abbiamo esaminato la questione Whatsapp – Telegram scoprendo perché la creazione di Pavel Durov sia effettivamente migliore sotto molti punti di vista. Un altro punto a favore della piattaforma Telegram potrebbe essere la completa assenza di ads. Ma è così anche per Whatsapp, almeno per ora.

A partire dal 2019, infatti, lo sviluppatore prevederà la pubblicità Whatsapp. Non sarà invadente ma rappresenterà senz’altro un forte punto a sfavore per tantissimi utenti, i quali potrebbero decidere di sospendere i propri account in attesa di un ripensamento della compagnia.

Ma ciò che è certo è che la pubblicità ci sarà e si renderà attiva a partire dal 2019 nella sezione Stati. Qui si troveranno nuovi banner provenienti da diverse aziende. Non dovrebbero offuscare la vista sulle storie Whatsapp ma saranno abbastanza invadenti da generare il malcontento degli utenti.

Un cambio epocale che in molti non accoglieranno positivamente. Telgram rischia di accrescere la propria fama a scapito di una piattaforma che conta ad oggi su oltre un miliardo e mezzo di utenti attivi.

Al momento attendiamo la conferma ufficiale per l’arrivo della funzione. Nell’attesa dicci pure che cosa ne pensi al riguardo. Sei disposto a sorbirti gli annunci pubblicitari pur di continuare ad usare l’app? A te tutti i commenti.

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Finita l'Asta per il 5G: ecco a chi spettano i vari lotti. Spesa complessiva sopra i 6,5 miliardi di euro

 04 Ottobre 2018, alle 08:21 nel canale TELEFONIA 

WindTreIliadVodafoneTIMFastweb

Si è finalmente conclusa la fase dei rilanci per i "miglioramenti competitivi" relativi al 5G in Italia, con Vodafone e TIM che hanno fatto la voce grossa sui lotti da 80MHz della banda da 3700 MHz. Vanno invece a Wind Tre e Iliad i lotti da 20 MHz, con una spesa complessiva - abbinata a quella relativa alla banda 700 MHz - di poco più di 6,5 miliardi di euro. Rispetto alle offerte iniziali c'è stato un aumento del 164%, per un'asta che si è rivelata più calda del previsto.

Con la sola banda 3.700MHz il MISE si è aggiudicato più di 4,3 miliardi di Euro, mentre con quella da 700MHz l'investimento complessivo da parte degli operatori è stato di poco più di 2 miliardi. A questi si aggiungono i lotti per la banda da 26 GHz, il cui investimento totale è stato di 164 milioni di euro circa. Nessuna offerta, invece, per quanto riguarda la banda 700 MHz SDL, che verrà messa in discussione nella prossima fase di gara prevista a partire dal 5 Ottobre.

 Cliccando qui potete trovare l'intera tabella con le aziende vincitrici dei vari lotti come abbiamo già scritto Iliad ha ottenuto di diritto, come ultimo arrivato nel mercato, il lotto riservato di 10MHz nella 700MHz con il prezzo di base d'asta, mentre gli altri lotti generici della stessa banda sono stati vinti da Vodafone e TIM, con due lotti da 10MHz entrambi a testa. Per la banda 700 MHz gli investimenti sono stati di: 676 milioni da parte di Iliad, e 683 e 680 milioni per Vodafone e TIM.

I lotti della 3700MHz vanno a Telecom (1,69 miliardi di euro), che ottiene il blocco specifico da 80 MHz, mentre quello generico da 80MHz spetta a Vodafone (1,68 miliardi). A Iliad e Wind Tre vanno invece i due lotti generici da 20 MHz, investendo entrambi circa 480 milioni di euro a testa. Non c'è stata molta battaglia invece sui blocchi della 26 GHz, che vanno ai quattro operatori principali e anche a Fastweb, con investimenti che si aggirano tutti intorno ai 30 milioni di euro. Da segnalare che sono rimasti fuori Linkem e Open Fiber, che hanno partecipato all'asta non aggiudicandosi nessun lotto.

I vari operatori non hanno tardato a farsi sentire: "Saremo in grado di lanciare i nuovi servizi 5G su 50 MHz, attraverso l'integrazione dei nostri attuali, e non ancora utilizzati, 30 MHz nello spettro di frequenze '5G ready' a 2,6 GHz con le nuove risorse che ci siamo aggiudicati nell'asta", sono state le parole di Jeffrey Hedberg, CEO di Wind Tre. "Siamo fortemente impegnati sul futuro del 5G e abbiamo le risorse finanziarie e una struttura di costi snella, per continuare a innovare e a fornire ai nostri clienti in tutto il Paese servizi broadband di alta qualità e a prezzi vantaggiosi".

Aldo Bisio, ad di Vodafone ha invece dichiarato: "Ci siamo aggiudicati frequenze in tutte le bande offerte. Questo investimento, insieme all’attuale dotazione di frequenze, consente a Vodafone di consolidare la leadership nella qualità della rete, porsi all’avanguardia nella realizzazione della infrastruttura e dei servizi 5G ed accelerare lo sviluppo della propria strategia digitale. Riteniamo, comunque, che sia sempre necessario trovare un punto di equilibrio tra il costo delle licenze derivante dall’asta competitiva, il capitale che dovrà essere investito per la realizzazione della nuova infrastruttura, e i più ampi benefici che il 5G porterà ai consumatori, all’industria e alla società. Sarà essenziale l’adozione di tutte le misure, a partire dalla semplificazione delle procedure autorizzative, volte a garantire la sostenibilità di tali investimenti".

Di seguito invece le parole di TIM, per mezzo dell'ad Amos Genish: "Proseguiremo nel nostro impegno per l’innovazione,e siamo convinti di poter continuare ad offrire ai nostri clienti servizi sempre all’avanguardia e la migliore esperienza digitale disponibile sul mercato. Intelligenza artificiale, realtà virtuale e aumentata, robotica sono i driver dell’innovazione del prossimo decennio, cui va aggiunta una rete di sensori, che saranno un trilione entro il 2025".

E infine Iliad, che ha dichiarato: "Iliad Italia sta ampliando il proprio portafoglio di frequenze per continuare la sua spinta all’innovazione sviluppare rapidamente un’offerta 5G e soddisfare la crescente domanda di maggiori velocità di download in Italia".


Iliad già guarda al futuro: il provider assicura un servizio esclusivo ai suoi utenti

Iliad è considerata l’azienda capostipite delle promozioni low cost. Il provider ha lanciato nel corso dell’estate grandi offerte con soglie da record (minuti illimitati e sino a 50 GB di internet) e costi da ribasso.

 Iliad, il suo futuro in Italia prevede l’utilizzo del 5G

Il gestore francese non vorrà essere ricordato solo per i suoi costi popolari. Gli investimenti del provider nelle aste sul 5G che sono attualmente in corso di svolgimento ci dicono che i progetti sono a lungo termini e riguardano anche la sfera dei servizi.

La notizia delle scorse giornate è che Iliad già si è assicurata un lotto d’asta che prevede frequenze esclusive da 700 MHz. Queste frequenze saranno di rilevante importanza per garantire connessione 5G. Per questa grande vittoria non è stata necessaria una guerra al rialzo con TIM, Vodafone o altri provider. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha garantito ad Iliad un lasciapassare sul 5G, data la giovane attività in Italia della compagnia.

L’arrivo prossimo del 5G assicurerà agli utenti una migliore copertura di rete ed anche ottime prospettive per la succulenta piattaforma dell’Internet of Things.


Ubuntu è ora disponibile sul Windows Store 

Come vi avevamo già anticipato, durante il Build 2017 tenutosi lo scorso mese di maggio, Microsoft aveva sorpreso più di..